Mentre attraversavamo London Bridge, un giorno senza sole, incontrammo lei, Sonia Richardson. Ostetrica dalla mamma inglese e il papà italiano, che ha avuto l’opportunità di sperimentare due diverse realtà sanitarie. Ci ha raccontato che a sole 929 miglia dalla nostra città, si sviluppano le linee guida per eccellenza, germoglia e cresce l’ostetricia basata sulle evidenze scientifiche più aggiornate. È come se nascere in UK fosse diverso dal nascere qui in Italia; ma vi assicuriamo che il meccanismo del parto è il medesimo. Incredibile. Abbiamo parlato di percentuali a confronto, della differenza tra la scelta informata e il consenso informato. Abbiamo discusso sulle possibilità delle ostetriche inglesi di aggiornarsi e dei percorsi nascita che le donne italiane possono scegliere rispetto a quelle anglosassoni. Abbiamo accennato a pratiche che ancora oggi presso le nostre sale parto italiane, vediamo mettere in atto quotidianamente e che invece là, nella fog di Londra, sono arcaiche e superate. Insomma: abbiamo indossato le vesti di Sherlock Holmes e del suo amico Dr Watson e abbiamo scoperto cosa contraddistingue, anche dal punto di vista ostetrico, i distinti inglesi dal resto del mondo.