“Quei bambini che al tempo della gioventù Hitleriana venivano addestrati a lanciare granate esplosive contro mezzi corazzati sovietici o alleati, educati e istruiti al culto della morte; nel dopo guerra esigevano delle risposte.
A che cosa era servito tutto ciò?
La Repubblica Federale di Germania, “miracolo” dell’economia capitalista, non era in grado di fare i conti con il proprio passato orrorifico.
I giovani musicisti percepivano l’urgenza di creare un prodotto che non fosse associabile né alla cosidetta musica leggera né al rock anglofono e che non fosse necessariamente tedesco ma internazionale.
L’esplorazione spaziale in campo sonoro sembrava l’unica risposta”.