Abbiamo avuto il piacere di incontrare e chiacchierare con Roberto Minervini, regista di “Che fare quando il mondo è in fiamme?“, film presentato in Concorso alla 75ª Mostra del cinema di Venezia (2018). L’ultimo lavoro di Roberto Minervini affronta con estrema lucidità, l’altra triste faccia degli Stati Uniti, in particolare quella di Baton Rouge, capitale della Louisiana, spaccata in due: il nord, nero e povero, e il sud, bianco e agiato.
Minervini è un regista con le idee chiare riguardo al suo cinema: un racconto sempre reale, che ti pentra dentro le ossa, fino ai nervi, che scuote la coscienza, senza mai trascurare il senso artistico della messa in scena, delle luci e della fotografia.
Il suo ultimo film è un bellissimo concerto di commoventi primi piani, che vogliono raccontare la sopraffazione di tutte le minoranze dimenticate e discriminate.
“Che fare quando il mondo è in fiamme?” è un crudo e vivido “canto” di protesta, che non accetta più la violenza e il razzismo, sempre più istituzionalizzati al giorno d’oggi.

È uno dei migliori documentari degli ultimi anni, non perdetevolo assolutamente!

Viva il Cinema!